domenica 24 ottobre 2010

Istantanee di vita nella disperazione della morte

L'artista ha un animo sensibile per eccellenza e davanti agli accadimenti della vita reagisce rendendoci partecipi delle sue sensazioni. Così nascono opere che ci emozionano e ci trasportano nei luoghi e nei tempi raffigurati.
Federica Malagesi è una pittrice che ha questo dono di farci emozionare davanti alle sue opere, oli su tela dai colori brillanti, vicini all'Iperrealismo.
In particolare le opere scelte per la sua prima personale alla Galleria La Pigna raffigurano i tragici eventi del terremoto che ha sconvolto Haiti. Le opere di Federica sono istantanee di vita nella disperazione della morte e del dolore, disperazione che si legge nei volti dei bambini innocenti e nella affannosa ricerca degli adulti tra le macerie, uomini e donne che scavano per strappare al destino i propri cari.
Due uomini aiutano un terzo a camminare, la sua sofferenza è percepibile dalla contrazione dei muscoli della schiena nuda, mentre il bianco dei loro vestiti li connota come angeli salvatori...
Un padre porta in braccio la figlia, che guarda il vuoto dietro di sé ...
Un bambino ha l'orrore dipinto negli occhi, tesi alla ricerca di aiuto ...
Un altro ancora, l'incarnato d'ebano coperto della polvere bianca delle macerie, si abbraccia per sentirsi meno solo, gli occhi lucidi persi nel vuoto ...
Una donna con le mani nei capelli si guarda intorno sconsolata...
Un uomo cerca di raccogliere il poco rimasto tra i ruderi delle povere abitazioni ...
Le ferite dei corpi sono ferite dell'anima ...
C'è chi spera, come il bambino seduto sulla valigia e chi è egli stesso la speranza per il futuro, come i tre bambini curati dai soccorritori che ci guardano con il loro sguardo fiero.
La vita che scorre anche nel dolore, la ricerca degli affetti, la speranza nel domani, la disperazione e l'abbandono ma anche e soprattutto la volontà di ricominciare, per andare avanti e costruire un futuro anche dopo gli eventi del destino che troppo spesso si accanisce verso chi già non ha nulla. Questo il messaggio delle opere di Federica, dipinte con il cuore di una giovane donna sensibile, per la quale la pittura è un modo di far conoscere i suoi sentimenti e il suo animo ed anche un modo per raccogliere i pensieri e le sensazioni in un tempo che scorre veloce e che non ci permette di soffermarci sulle cose importanti della vita.
Nei ritratti e nei primi piani la cura dei particolari dei volti e dei corpi contrasta con lo sfondo appena accennato, mentre nelle raffigurazioni del paesaggio e delle macerie le persone stesse sono parte integrante di ciò chi le circonda, testimoni dello stesso destino.
Il colore è steso a piccoli tocchi, tasselli che si uniscono a creare le composizioni, caratterizzate dal taglio fotografico, moderne nella ricerca del soggetto e della sua resa.
La luce è sempre protagonista, una luce che accarezza i corpi, sottolineando particolari e stati d'animo, una luce chi ci invita ad entrare e a contribuire alla rinascita.
Un Iperrealismo rivisitato e reso umano, quello di Federica, capace di regalare emozioni e di farci pensare e riflettere.

Cinzia Folcarelli, testo pubblicato nel catalogo della mostra Federica Malagesi. Haiti... per non dimenticare, 5 - 13 ottobre 2010, Roma, Galleria La Pigna

Cinzia Folcarelli, Federica Malagesi e Carlo Marraffa